Il libro di Philip G. Kreyenbroken e C. Allison, di recente pubblicazione, costituisce una raccolta di saggi di vari Autori aventi a comune oggetto la storia, la cultura e l'identità curda.
Gli oltre venticinquemilioni di curdi divisi tra Turchia, Siria, Iraq, Iran e Repubbliche dell'ex Unione Sovietica, mai uniti in un unico Stato, per gli Autori possiedono una forte identità, matura e meritevole di essere riconosciuta come tale. Indipendentemente dai risvolti politici e dalle molteplici problematiche che ruotano intorno al tema, com'è noto argomento sensibile di politica internazionale, è certamente una realtà di fatto che l'etnia curda esiste, con caratteristiche e manifestazioni di un "popolo" con una propria "identità e cultura". La necessità di approfondimento delle componenti culturali, nell'ottica degli Autori, costituisce quindi la ragione principale della pubblicazione del libro in quanto, secondo l'avviso da questi più volte espresso, l'informazione dell'opinione pubblica è per lo più circoscritta alla comprensione delle problematiche politiche inerenti alla questione curda, mentre è trascurata la conoscenza di quelle espressioni che rappresentano l'aspetto più vitale della stessa identità del popolo curdo.
L'approfondimento del tema è senz'altro di grande interesse non solo per il mondo accademico - che peraltro solo di recente ha rivolto maggior attenzione alla questione curda - bensì per tutti coloro che abbiano comunque la necessità di comprensione del fenomeno curdo nella sua complessità.
Il panorama culturale italiano è povero di riferimenti alla cultura curda in tutte le sue espressioni, che trovano invece nel testo notevoli spunti di interesse. I diversi saggi si occupano, con un approccio moderno e realistico, delle organizzazioni socio-politiche, della lingua, della religione, dell'abbigliamento inteso come simbolo di appartenenza al gruppo e fattore di diversità rispetto ad altri gruppi presenti sul territorio, della letteratura, della tessitura dei tappeti, fino agli aspetti più recenti della comunicazione e della tecnologia.
In tale contesto, è anche evidenziato che è possibile definire la cultura curda come un fenomeno unitario, tuttavia, a causa delle diversità tipiche dei modelli regionali, ricco di differenze e sfumature. Di grande interesse è anche la descrizione dell'evoluzione della cultura curda nel corso della storia e dei rapidi mutamenti cui è tuttora soggetta.
Per il mondo accademico occidentale, questo libro riflette inoltre, con una selezione di contributi sia di esperti riconosciuti che di membri di una generazione più recente di curdologi, il rinnovato interesse per il tema curdo che, solo dalla fine degli anni ottanta, ha ricevuto maggiore attenzione da parte del mondo occidentale in seguito alla Guerra del Golfo. Tenuto conto che l'attenzione politica non è diminuita è particolarmente importante la pubblicazione di opere come questa che si prestano ad una comprensione più profonda dei problemi.
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